I MILLE SORRISI DI TORRE,
PER UNA NOTTE
LE STELLE SONO BIANCAZZURRE !

Sfottò, standing ovation, tanti ospiti e fuochi d’artificio
per festeggiare il primo trionfo nel Palio di Fucecchio

orsinipiazza La lunga notte bianca, anzi biancoazzurra, per la contrada Torre che ha festeggiato la vittoria del Palio 2013, resterà indimenticabile per le quasi mille persone che potranno dire “io c’ero”.

Come ha rimarcato a metà serata il segretario Oscar Zari, rientrato nei ranghi societari per vincere il palio. «Ho capito che si poteva fare, grazie all’entusiasmo trascinante dei più zari18 giovani». Poi ha aggiunto: «Dobbiamo scusarci di aver fatto piangere tante persone, grazie al fantino Bighino e al cavallo Ninos». E poi, con sana ironia: «Ma abbiamo pianto anche noi, sia pure di gioia». Quindi ha portato il saluto dei carabinieri di Fucecchio.

La cena era stata aperta dall’inno e dall’ingresso del direttivo celeste in fila indiana, verso il palco d’onore, con in testa il presidente Giancarlo Venieri. Il sovrastante campanile aveva uno striscione lungo esagerato, scoperto dall’ex capitano Luca Mazzoni. Il “cencio” atteso per più di trent’anni l’ha 943260_10201087843068050_256751781_n portato Caterina Cioni, mentre il popolo di contrada cantava l’inno. Ma la regia si deve a due personaggi insuperabili per energia: Meri Menichetti, fino all’anno scorso orsinimeri_ vicepresidente, e Giuliano Frediani, presidente della Pro Loco di frazione. Era stato ristampato il giornalino della vittoria, “Torre… che passione”, in cui il giovane Edoardo Parisi fa rivivere le emozioni di domenica 19 maggio.

Tra i presenti a tavola per la cena, anche ospiti tedeschi, slovacchi e americani: coinvolti nell’appassionante svolgimento tra un piatto e l’altro del servizio catering. Il fornitore dei bachi da seta, Francesco Miotto, arrivato da Padova con la moglie Claudia. E la maestra Loriana Mori, che ora non abita più a Fucecchio ma ha insegnato per tanti anni alle elementari. E la concorrente a miss Italia, Irene Cioni.

sindaco Per la parte ufficiale, il sindaco Claudio Toni ha rimarcato che «in questi miei nove anni di mandato, il palio ha completato le contrade vincenti, come Samo e Torre. E anche il corteggio storico del mattino è un evento unico. Così come gli altri eventi collaterali: il torneo di calcetto, la fiera e i giochi del Palio, il coinvolgimento dei bambini». Massimo Billi, presidente del palio, ha consegnato un quadro in rilievo per la sede della contrada.

Poi l’assessore Alessio Spinelli ha sottolineato che «un capitano come Matteo Cioni, che vince all’esordio, è destinato a dare altre grandi soddisfazioni». expresid

L’autore del cencio, Roberto Pasquinelli, ha rilevato che «in effetti, c’era del paesaggio di Torre, oltre che di Fucecchio», nel drappellone 2013.

Il vicepresidente Giuseppe Gentile ha ricordato che «ora siamo una contrada vincente, ma non vanno dimenticati i cinque precedenti presidenti: Giancarlo Vilder Pellegrini, Carlo Battaglia, Debora Pellegrini, David Priori, e Marcello Corsagni». Presenti e premiati.

vescovo Il vescovo Fausto Tardelli ha salutato con il foulard bianco azzurro. «Avevo una serata libera, grazie dell’invito». Era insieme a don Andrea e padre matteoPusceddu Tommaso, ma i parrocchiani hanno ricordato anche lo scomparso don Mario.

Tra le contrade invitate, mancava Massarella, la nemica. E invece prima della fine della serata, chiusa con i
fuochi d’artificio, sono intervenuti anche un gruppo di giovani rosa-azzurri, per il simbolico scambio di doni.

Da ricordare infine l’apporto di altri membri del direttivo: il cassiere Alberto Sestini, e altri tre responsabili: Cristina D’Agostino (sfilata), Alessandra Antonelli (attività creative), Roberto Campigli (piccoli sbandieratori).

Si ringrazia per la gentile concessione dell’articolo l’amico, Luciano Gianfranceschi (Il Tirreno).

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