E’ la Contrada Torre
la reginadel corteggio storico del palio.
Anche quest’anno infatti è stata premiata per la miglior sfilata. Originalità e passione, abbinate adun accurata ricerca storica, sono gli ingredienti che ogni anno consentono alla piccola contrada, che non si avvale della collaborazione di alcun coreografo esterno, di presentare la domenica mattina lungo il percorso della sfilata un vero e proprio teatro di strada.
Calato il sipario sull’edizione numero trentadue del Palio, sotterrate le “asce di guerra”, per le contrade è tempo di bilanci. Non solo sotto l’aspetto strettamente economico, ma anche per quanto riguarda le attività svolte ed i riconoscimenti ottenuti aldilà della contesa nella buca. E tra i riconoscimenti extra corsa spicca quello ottenuto da una piccola contrada:
la Torre, che si è aggiudicata di nuovo il premio Cardini per la miglior sfilata. Un risultato importante e gratificante per la suggestivafrazione collinare fucecchiese racchiusa tra l’area umida del padule di Fucecchio ed i boschi delle cerbaie che si aggiunge alla vittoria conquistata nel torneo di calcetto.
Ma il dato interessante è che la contrada bianco celeste è riuscita a vincere per la terza volta in quattro anni il premio per la miglior sfilata. Lo stesso riconoscimento era stato infatti ottenuto nel 2009 e nel 2010 e può quindi essere considerato, come nel caso della conquista del cencio, una sorta di cappotto, anche se riferito al corteggio storico. Un altro dato estremamente interessante, che si evince nelle motivazioni dei tre premi, è l’originalità dei temi sviluppati nella sfilata, il loro legame con la storia ed il territorio della piccola frazione contadina, le capacità di ricerca e l’esemplare rappresentazione nel corteggio storico dei torrigiani.
Nel 2009 con il tema “I Tintori” la motivazione è infatti stata la seguente: “per il recupero di un antica tradizione (tintoria) che ha caratterizzato la comunità di Fucecchio nei secoli, sviluppata nel corteggio con particolare spettacolari, e nello stesso tempo, umani.”
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Il successo nella sfilata viene ripetuto l’anno successivo (2010) con il tema “l’Apicultura” e la motivazione è stata la seguente: “per l’originalità della storia (frutto – si capisce – di una ricerca accurata) che ha tolto dall’oblio un attività importante, praticata nelle colline delle cerbaie.”
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Lo scorso maggio (2012) il tema sul quale si è sviluppata la sfilata della Torre è quello della “cattura del lupo nei boschi delle cerbaie” premiato dalla giuria con la seguente motivazione: “per l’originalità del tema, attinente alla storia, e la cura di alcuni particolari, come la ricerca dei lupi, soggetto principale della sfilata”.
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Come si intuisce dalle motivazione dei tre premi (2009, 2010 e 2012), la contrada Torre, a mio avviso, può essere considerata a tutti gli effetti la regina del corteggio storico del Palio, per l’originalità dei temi sviluppati nella sfilata, per il loro legame con la storia ed il territorio della piccola frazione contadina, per le capacità di ricerca, e per l’esemplare rappresentazione nel corteggio storico degli attori torrigiani.
Un ringraziamento all’amico Graziano per l’articolo scritto su 0571foto.com
e ad Alfredo Sabatini (OTTICA SABATINI) per la collaborazione
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