ORIGINI DELLA CONTRADA,
E SEGNI DISTINTIVI
Araldica
I colori della Contrada Torre sono il bianco ed il celeste.
I simboli della Contrada Torre sono la Forza, l’Ardire, l’Antica Nobiltà.
Lo stemma della Contrada Torre si descrive: “Troncato di bianco al busto di leone rampante rivoltato di celeste, alle due fasce di bianco e di celeste caricate di una torre d’argento. Il tutto compreso in uno scudo rettangolare verticale con punta di chiusura inferiore, bordato di foglie ed ornamenti e sormontato dalla corona dalle cinque torri”.
Bandiera
La bandiera della Contrada Torre è di colore bianco con due strisce celesti di uguale ampiezza sul lato attaccatura al palo in alto e due strisce celesti di uguale ampiezza sul lato opposto in basso, con in mezzo lo stemma, come descritto in seguito, fiancheggiato dai due lati da due rami di foglie stilizzate.
Fazzoletto
Il fazzoletto è composto da tre strisce celesti in diagonale su sfondo bianco con due stemmi posizionati in due angoli opposti non intersecati dalle strisce celesti.
Motto
Il motto della Contrada Torre è: “Memento Audere Semper”.
(Locuzione coniata dallo scrittore e poeta italiano Gabriele D’Annunzio, “il Vate”, dal significato: Ricordati di osare sempre)
Santo Patrono
Il Santo Patrono venerato dalla Contrada Torre è San Gregorio Magno la cui festa viene celebrata il giorno 12 Marzo di ogni anno (giorno della Sua morte).
Territorio
Il territorio della Contrada Torre è costituito, oltre alla propria sede, da: Via San Gregorio, Piazza San Gregorio, Via di Rossino, Via di Burello, Via Porto di Burello, Via Poggio Osanna, Via Ramoni, Via Ultrario, Via dei Cipressi, Via delle Stanghe, Via di Rimedio, Via delle Forre, Via Montebono, Via del Giardino, Via Porto di Mannuccio.
Origini Storiche
La Contrada Torre è una delle dodici contrade in cui è suddivisa la Città di Fucecchio,ed affonda le sue radici nel più remoto passato, forse addirittura nella preistoria.
La Contrada Torre, il cui territorio si estende dai boschi delle Cerbaie fino agli sconfinati prati del Padule di Fucecchio, affonda le sue radici storiche nel Medioevo. Il primo documento che attesta l’esistenza di un nucleo abitato di tipo rurale, denominato Villa Sancti Gregorii, risale al 1018 ed è indice della presenza di una venerazione nei confronti del Santo Patrono, da cui il territorio prese il nome. Nel 1105 è documentata, con certezza, l’esistenza di una chiesa dedicata a San Gregorio Magno, mentre nel Duecento risulta già presente la Fonte legata al Santo, che sembra confermare l’antichità della tradizione relativa all’esistenza di un sorgente sgorgata miracolosamente. Ancora oggi, la Fonte di San Gregorio, immersa in una valle di rara bellezza, è meta di pellegrinaggio, da parte dei fedeli, che ogni anno, il 12 marzo, vi si recano in processione per commemorare la morte del Santo e per attingere l’acqua benedetta.
A partire dal Trecento, le fonti storiche fanno emergere alcuni toponimi che evidenziano la presenza di una torre (podium turris e podium de la torre), situata sicuramente nel villaggio fortificato (castrum), che si può identificare nell’attuale nucleo centrale della frazione, a ridosso della chiesa. Fino agli albori del Trecento l’attuale territorio di Torre fu un Comune rurale autonomo, mentre nel 1309 si unì a quello di Fucecchio. Anche nei secoli successivi – e in particolare tra Quattrocento e Cinquecento – i documenti d’archivio attestano come il nome del borgo fosse chiaramente legato a una residua opera di fortificazione, ubicata nelle immediate vicinanze della chiesa: prima troviamo il toponimo «San Gregorio alla Torre» (in cui il nome del Patrono risulta ancora legato al territorio locale) e poi semplicemente «Torre». La Parrocchia, eretta formalmente nei primi decenni del Settecento, conserva l’antica denominazione di «San Gregorio alla Torre». Risulta evidente come il culto nei confronti del Patrono rappresenti un elemento identitario della comunità, che caratterizza l’intera storia millenaria della frazione.