LA TORRE FESTEGGIA IL MILLENARIO
nel segno di San Gregorio Magno
Lunedì 12 MARZO 2018 alle ore 17.00
Ricorrenza del Patrono
* Millenario di Torre 1018-2018 *
Domenica 11 marzo sono cominciati i solenni festeggiamenti a Torre per il Millenario della frazione fucecchiese. Mons. Andrea Cristiani, Arciprete di Fucecchio, ha aperto ufficialmente questo anno così speciale. Il giorno successivo, 12 marzo, ricorrenza di San Gregorio Magno, il vescovo Andrea Migliavacca ha presieduto la santa Messa a Torre, sottolineando la grandezza di questo Papa riformatore della Chiesa, nel cui culto la frazione di Torre si riconosce ormai da mille anni.
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Domenica 18 MARZO 2018
incontro storico-musicale
presso la Chiesa parrocchiale di Torre
* Millenario di Torre 1018-2018 *
Domenica 18 marzo si è conclusa la prima settimana di festeggiamenti: al mattino è stata celebrata la messa da mons. Idilio Lazzeri, per tanti anni arciprete di Fucecchio ed ex vicario generale della Diocesi, alla presenza anche del vice-sindaco di Fucecchio Emma Donnini, mentre alle ore 18.00, sempre in chiesa, si è svolto l’incontro sulla storia di Torre e sulle sue origini Medievali. Ai saluti iniziali del vescovo Andrea Migliavacca e del sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli sono seguite le relazioni dell’archeologo Andrea Vanni Desideri,direttore del Museo comunale di Fucecchio, dell’archeologo fucecchiese Alessandro Costantini e di Alberto Maltolti ,Presidente della Fondazione Montanelli-Bassi e fine conoscitore della storia della Toscana tra medioevo ed età moderna, con particolare riferimento al territorio della Valdinievole, del Valdarno e della Valdelsa, su cui ha scritto numerosi libri e contributi per riviste storiche. Il Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani ha concluso la prima parte sulla storia di Torre,portando i saluti della Regione Toscana e inserendo le origini della frazione nel più ampio contesto della Toscana medioevale. Eugenio Giani ha sottolineato anche quanto la nostra regione sia ricca di città e borghi rurali che trasudano storia e bellezza, raggiungendo in molti casi i «Mille anni» o più di storia. Ha concluso l’incontro il maestro Stefano Boddi, Direttore del Coro della Collegiata di Fucecchio, che ha introdotto i Canti gregoriani, soffermandosi sulla «tradizione» che lega questi ultimi a San Gregorio Magno, Patrono di Torre. Ha coordinato il convegno Francesco Campigli, che ha organizzato l’evento storico-culturale, con la collaborazione di Giuliano Frediani e Vincenzo Sgherri. Campigli ha ringraziato, nel suo intervento, tutti i relatori, il vescovo Andrea, il parroco don Castel e la Collegiata di Fucecchio per il prezioso supporto organizzativo,nonché l’amministrazione comunale,che ha mostrato interesse verso la frazione. Ringraziamento speciale al presidente Eugenio Giani che ha dato un rilievo enorme al convegno. Erano presenti numerosi ospiti del territorio comunale: la Proloco di Fucecchio e di Galleno, la Compagnia della Madonna della Querce, le Contrade Samo, Sant’Andrea e Porta Raimonda, l’Arma dei Carabinieri, le associazioni Italia Nostra e Avo, il coro di Ponte a Cappiano, i parroci di San Pierino e di Galleno-Querce, il viceparroco della Collegiata di Fucecchio e don Francesco Ricciarelli, coordinatore del settimanale diocesano «La Domenica». Dopo l’incontro c’è stata la Cena del Millenario, organizzata dalla Contrada Torre presso il Circolo di San Gregorio, con circa centosettanta persone, compresi gli ospiti in rappresentanza delle diverse realtà culturali, associative e istituzionali della città di Fucecchio. Tornando all’incontro storico-culturale e alle relazioni degli studiosi, si può affermare che il prof. Alberto Malvolti si è soffermato,in particolare, sulle origini medioevali del borgo, partendo dal documento del 1018 che cita la Villa Sancti Gregorii, ossia il luogo corrispondente all’attuale frazione Torre. L’archeologo Andrea Vanni Desideri ha dato ampio spazio alla parte preistorica, nonché ai reperti archeologici rinvenuti personalmente a Torre negli anni Settanta e risalenti all’epoca antica e a quella medioevale. Ancora più clamorosa la relazione dell’archeologo Alessandro Costantini, che ha studiato una colonna (nella foto) che si trova nella frazione ed esattamente nel porticato della canonica, dietro la chiesa parrocchiale. Secondo il dott. Costantini – che collabora con l’Università di Pisa – si tratterebbe, con molta probabilità, di un manufatto risalente alla prima età imperiale romana e comunque non successivo al IV secolo dopo Cristo. Su richiesta di Francesco Campigli, Andrea Vanni Desideri ha individuato un esperto di archeologia romana, Alessandro Costantini,il quale ha iniziato a studiare la colonna, alta oltre due metri e in buon stato di conservazione. Quest’ultimo si è confrontato anche con gli archeologi Federico Marri (Università degli Studi di Siena) e Niccolò Mugnai (Università di Leicester), esperti di marmi romani. La colonna di Torre è in marmo «giallo antico» con venature rossastre, proveniente da una cava della Tunisia attiva, appunto, fino al IV secolo circa d.C.. Si tratta di un marmo molto prezioso con il quale sono state prodotte, in epoca romana, numerose colonne, ancora oggi visibili, ad esempio,a Roma. Dal materiale di costruzione, dunque, gli studiosi sono riusciti a stabilire il periodo storico al quale il manufatto sarebbe riconducibile. Com’è arrivata questa preziosa colonna romana a Torre? E quando? L’archeologo Costantini ha concluso l’intervento affermando che continuerà gli studi in tale direzione per presentare un quadro ancora più chiaro e preciso, da cui scaturirà una pubblicazione. Entro la fine del Millenario (12 marzo 2019) – afferma Francesco Campigli -organizzeremo un convegno specifico su questo raro manufatto presente nella nostra frazione, coinvolgendo anche la Soprintendenza archeologica della Toscana e il Ministero dei Beni culturali.
Gli organizzatori del Millenario Torre 1008-2018
Articolo estratto dal notiziario della diocesi di San Miniato
” LA DOMENICA ” del 01 Aprile 2018 , a pagina 5
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Un sincero ringraziamento a
GONEWS, La Nazione (Galimberti) ed Il Tirreno (Sabia)
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